Isabella Giampaolo “MATR”
Fino a che punto è davvero possibile negare il dolore?
La madre è colei che forma, che misura, che prepara. Tutto parte dalla madre, è lei misura di tutte le cose. Tornare a lei è come tornare all’origine più profonda, che potrebbe rivelarsi necessario per comprendere le avversità della nostra vita.
A volte per risolvere un conto in sospeso generazionale è indispensabile sanare una ferita. Altre volte, invece, è meglio immergersi in essa.
Lo spettacolo, che fonde teatro gestuale e parola, ironia e dramma, ha come idea principale quella di interrogarsi sul dolore e sulla sua negazione. Gli esseri umani reagiscono spesso alla sofferenza con niego, rifiuto o addirittura oblio, ma le ferite non lasciano mai veramente il nostro corpo. Ponendo la figura della madre al centro, “MATR.” ripercorre un aborto spontaneo per affrontare la successione generazionale di traumi irrisolti e parole non dette.
La performance prende forma in un insieme di fotografie scandite da un’onnipresente solitudine e consiste in un regressus ad uterum in quanto rito indispensabile; una sorta di viaggio per accettarsi e confrontarsi con la difficoltà di sentirsi soli e persi nel mondo, così come per dare voce a un inspiegabile, innato senso di colpa.
In un dialogo con la madre - statuaria e irraggiungibile - il personaggio dello spettacolo affronta le sue più viscerali paure all’interno del luogo in cui, presumibilmente, ci sentiamo maggiormente protetti durante la nostra esistenza; quello stesso luogo che è anche, in fondo, il più solitario che conosciamo: il ventre materno.
www.teatrodimitri.ch
Luogo
Date
- Giovedì 17 ottobre 2024ore 20:00
Prezzi e prevendita
Prezzi d’entrata:
Adulti CHF 35.–
Studenti CHF 22.–
Bambini fino ai 14 anni CHF 12.–