Marc-André Hamelin

Perché un recital pianistico desti l’attenzione e l’entusiasmo, lasciando una traccia nella nostra memoria, ci vuole spesso la strabiliante fantasia dell'interprete nello scegliere il menù della serata. È ciò che deve aver pensato il canadese Marc-André Hamelin (emulo del compianto pianista Glenn Gould, per l’autorevolezza del super-virtuoso e la facilità ad incidere oltre 50 dischi) nel compilare un programma dove le suggestioni si moltiplicano quasi per magia. Agli estremi della locandina, la sublime galanteria di una Sonata di Haydn e il virtuosismo lirico dell’op.36 di Rachmaninov, nel mezzo uno squarcio di un autore rock come Frank Zappa, la difficilissima Passacaglia di Wolpe, oltre al sognante Tip di Oswald e alla Sonata reminiscenza di Medtner, autore stravagante che è oggi frutto di un’autentica riscoperta.