Riduzione teatrale, traduzione e regia: di Pino Costalunga e Marinella Rolfart
Cast: Alice Canovi, Davide Lazzaretto, Annachiara Zanoli
Scene,pupazzi e costumi: Tjåsa Gusfor
Tecnico audio-luci: Riccardo Carbone e Mattia Cunico
Fascia d’età: 4-10 anni
Produzione: Fondazione AIDA
Lo spettacolo ha vinto il PREMIO BIGLIETTI D’ORO AGIS-ETI per il successo di
pubblico conseguito nella stagione 2007-2008
Lo spettacolo:
Spettacolo di figura e pupazzi narra le vicende di Pippi, una bambina assolutamente fuori dagli schemi, e dei suoi amici, attraverso i loro occhi sbarazzini e spensierati. Dall’arrivo a Villa Villacolle ai giochi con Annika e Tommy, lo spettacolo restituisce un quadro esaustivo e divertente di uno dei personaggi più amati, il tutto in una scenografia coloratissima.
Scene, costumi e pupazzi sono stati realizzate da Tjåsa Gusfor, una delle più importanti
scenografe svedesi, che ha ricreato il micro mondo di Pippi Calzelughe, una sorta di
miniaturizzazione fantastica della sua casa, dentro e fuori, dove sono i pupazzi (guidati dagli attori in scena non nascosti come nel teatro delle marionette) i veri protagonisti della scena. L’attore manipolatore con sguardo fisso sul pupazzo si muove a vista in una scenografia a misura di pupazzo, e di bambino, catturando così l’attenzione di chi lo guarda.
Linguaggio verbale e di immagine, teatro di corpi e di figure in movimento: sono queste le tecniche utilizzate per descrivere e raccontare ai bambini (dai 4 anni in su) le vicende di Pippi.
Lo spettacolo nel suo complesso rimane assolutamente fedele al testo originale e restituisce quel sapore dolce e amaro del personaggio: una bambina assolutamente fuori dall’ordinario a cui tutto è concesso anche perché libera da impegni, doveri e regole. Tra le curiosità, si segnala che i tratti di questo personaggio sono stati di ispirazione per molti bestseller della letteratura svedese, tra questi il personaggio di Lisbeth Salander della saga Millenium di Stieg Larsson.
Allestito nel 2007 in occasione del centenario della nascita dell’autrice, lo spettacolo è tra i più
longevi ed apprezzati della Fondazione Aida, centro di produzione teatrale di Verona.
Durante l’allestimento Olof Nyman, il marito di Karin, figlia di Astrid Lindgren e rappresentante degli eredi, ha revisionato la drammaturgia del testo confermandone l’autenticità. La stessa Karin ha partecipato alle prove generali approvandone definitivamente la distribuzione in Italia. Pochi anni dopo, con questo spettacolo Fondazione Aida ha vinto il Biglietto d’oro Agis-ETI per il successo di pubblico conseguito.
La compagnia:
Da 40 anni sappiamo che la cultura aiuta a diventare cittadini migliori. Con passione lavoriamo insieme alle comunità per creare consapevolezza verso se stessi e gli altri.
Il teatro è la storia di Fondazione Aida, una realtà culturale attiva e presente nell’ambito teatrale ormai da quarant’anni.
La nostra fondazione è riconosciuta dal MiC Ministero della Cultura, dal MIM Ministero dell’Istruzione e del Merito e dalla Regione del Veneto. Con il Comune di Verona, Assessorati alla Cultura e all’Istruzione, sono attive numerose collaborazioni in particolare per le storiche rassegne dedicate alle famiglie e alle scuole.
Organizziamo e produciamo stagioni teatrali rivolte alle scuole e alle famiglie, proponiamo inoltre percorsi di formazione e iniziative di prosa, incontri con persone del mondo della cultura e dell’attualità.
Grazie a formule di partenariato con realtà aziendali che ci danno fiducia possiamo realizzare progetti culturali mirati e condivisi.
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