La canzone di Giacomo Leopardi, Sopra il monumento di Dante che si preparava in Firenze, è molto più di una canzone «patriottica». Seconda poesia dei Canti dopo la dedica All’Italia, dedicata al padre della lingua e della letteratura italiana, essa è il ‘manifesto’ dell’ambizione dantesca di Leopardi. La conferenza ne propone una lettura, delineando le circostanze della composizione, il contenuto politico e civile, tale valore programmatico. Si darà risalto agli accenti della diagnosi leopardiana sul moderno e sull’Italia del suo tempo. Si proporrà di collocare nell’orizzonte dantesco l’ambizione di Leopardi di ‘descrivere’ in parole, di dare forma poetica all’infinito. Si indicherà una fonte mai segnalata prima di una sequenza della canzone nella quale Leopardi, come Dante, è attento alla storia contemporanea.
Giacomo Jori, torinese, è professore straordinario di Letteratura italiana presso l’Università della Svizzera italiana, vicedirettore della «Rivista di Storia e Letteratura Religiosa» e condirettore di «Lettere Italiane».
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Società Dante Alighieri LocarnoMeteo
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