Di pesca, di diritti, di leggi
Dedalo normativo sul Lago Maggiore
Nel corso dei secoli, l’antica disciplina dei diritti di pesca e del commercio del pescato, che ha fondamenti e regolamentazioni risalenti al diritto romano, essendo al centro di interessi economici, politici e sociali, genera un dedalo di norme, controversie e sentenze; si pensi al Capitulare de villis, iura regalia, ai vincoli feudali, alle contese giudiziarie, ai fitti di pescagione, alla legislazione dello Stato italiano unitario, alle sentenze del secolo XX, che compongono in massima parte le maglie della rete del diritto e della legge della pescagione. Riflettendo sullo sviluppo storico della disciplina e sulla situazione attuale, emergono alcuni quesiti, per esempio: “È mai possibile che sulle acque del Lago Maggiore sia tutt’oggi in vigore un diritto di pesca Borromeo?”
Intervengono Roy Garré, giudice del Tribunale penale federale di Bellinzona, Mauro Cavalli, avvocato, e Ettore Dezza, professore emerito di Storia del diritto medievale e moderno all’Università di Pavia. Modera la serata Stefano Codiroli, Biblioteca cantonale di Locarno.
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- Martedì 26 settembre 2023dalle 18:15 alle 19:15
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